La pandemia di COVID-19 è stata una pandemia diffusasi a livello globale dal dicembre 2019, successivamente dichiarata come emergenza sanitaria globale dall’Organizzazione mondiale della sanità dal 30 gennaio 2020 al 5 maggio 2023, della cosiddetta “malattia da nuovo coronavirus“, più propriamente nota con la sigla di COVID-19.
I primi casi conosciuti coinvolsero principalmente lavoratori del mercato umido di Wuhan, in Cina, in cui si vendevano pesce e altri animali, anche vivi. Nelle prime settimane di gennaio 2020 gli scienziati individuarono in questi soggetti strane polmoniti causate da un nuovo coronavirus, designato come SARS-CoV-2 (sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus 2), la cui sequenza genica è risultata per il 70% identica a quella del SARS-CoV,[8][9][10][11] diffusosi con l’epidemia di SARS del 2002-2004. Alla fine del mese di gennaio 2020 non erano ancora state ben determinate le caratteristiche del virus, sebbene fosse accertata la sua capacità di trasmettersi da persona a persona, e permanevano incertezze sulle esatte modalità di trasmissione e sulla patogenicità (la capacità di creare danno).[12] La malattia associata fu riconosciuta con il nome di COVID-19.[13]